Medinilla magnifica: un fiore esotico per gli interni

Medinilla magnifica

La medinilla magnifica è tra le piante ornamentali più diffuse negli appartamenti grazie alle sue bellissime infiorescenze. Al pari di altri fiori d’appartamento come la Tillandsia di cui abbiamo parlato in questo articolo, dona un sapore esotico e si adatta bene a ogni stile d’arredo. Per capire come prendersi cura di questa pianta, questi sono alcuni conigli utili per la sua coltivazione.

Caratteristiche generali della medinilla magnifica

La medinilla magnifica ha origini esotiche, fa parte della famiglia della Melastomataceae. In natura è una pianta parassita rampicante che cresce sul tronco di altri alberi. Tuttavia, in appartamento viene coltivata da sola.

Si presenta con spessi steli a sezione quadrata che diventano legnosi con il passare del tempo. le ampie foglie possono arrivare anche a 20 cm di lunghezza. Sono dure, opposte e la loro superfice è ruvida. I margini sono leggermente ondulati. Gli steli floreali sono più lunghi, anche 45 cm, e portano un grande fiore carnoso con cinque petali e racemo centrale a forma di grappolo d’uva quasi. Il colore va dal rosa chiaro fino al rosso corallo. I fiori appaiono dall’inizio della primavera fino alla conclusione della stagione estiva. I fiori possono durare anche due settimane.

È una pianta che può diventare molto grande, anche 2 metri d’altezza in natura ma in vaso all’interno di casa arriva intorno al massimo al metro.

Esposizione e annaffiatura

Questa è una pianta tropicale che quindi ha bisogno di molte ore di luce (sebbene non diretta) per crescere bene e rigogliosa. Non deve esser esposta a sbalzi termico e vuole temperature miti attorno ai 20 – 25° C. In inverno bisogna fare attenzione che la temperatura non scenda al di sotto dei 15° C.

Il bello di questa pianta è che non ha bisogno di molta acqua. Sarebbe preferibile usare acqua priva di calcare o addirittura piovana, sempre a temperatura ambiente per non creare shock termico alle radici. L’annaffiatura va fatta quando il terreno è asciutto. Può essere una buona idea usare uno spruzzino per qualche nebulizzazione che si concentri però solo sulle foglie, tralasciando i fiori. Come al solito, bisogna guardarsi bene dai ristagni idrici, pena il marciume delle radici. L’ideale sarebbe mettere nel sottovaso della palline di argilla.

Questa pianta vuole un’elevata umidità, motivo per cui si trova bene anche in bagno oppure in cucina. Per abbeverare la pianta si può anche usare il metodo dell’immersione; si tratta di immergere il vaso con la pianta in un recipiente pieno di acqua per circa due minuti. La terra e le radici assorbono l’acqua che serve. L’irrigazione deve farsi un po’ più frequente quando appaiono i primi boccioli. Invece, quando arrivano al stagione invernale, l’apporto idrico deve quasi interrompersi.

Questa pianta va rinvasata ogni anno quando è giovane e poi si diminuisce via via per arrivare a una volta ogni 3 /4 anni.

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