Il falso gelsomino (denominazione scientifica: Trachelospermum jasminoides) è una pianta rampicante sempreverde, utilizzata principalmente per decorare spalliere, pergolati e muri fioriti, benché possa essere coltivata anche in vaso. Di seguito, vediamo tutto quanto c’è da sapere in merito su questa pianta e sulle modalità di coltivazione.
Caratteristiche e sviluppo
Diffusa soprattutto in Asia (Cina, Giappone, Corea, Tibet, Vietnam e Taiwan), la pianta del falso gelsomino ha uno sviluppo arbustivo ed è in grado di raggiungere i sei metri di altezza. Le infiorescenze, che fanno la loro comparsa nel periodo compreso tra aprile e luglio, presentano un caratteristico colore bianco; ogni fiore è composto da cinque petali di forma affusolata (per questo si definiscono “pentameri”). Le foglie sono allungate e leggermente appuntite, di colore verde brillante, e contribuiscono – assieme ai rami – a formare una chioma densa e compatta, in grado di rivestire completamente pergolati o altri sostegni. Date le caratteristiche peculiari, il falso gelsomino può essere utilizzato anche per creare siepi perimetrali di grande impatto durante il periodo della fioritura.
Differenza tra ‘vero’ e ‘falso’ gelsomino
Il falso gelsomino viene così chiamato perché non è un ‘vero’ gelsomino; quest’ultimo, infatti, non solo appartiene ad una famiglia botanica diversa (le Oleaceae) ma presenta numerose differenze con il primo. Pur essendo entrambe piante arbustive, con analoga diffusione nelle regioni asiatiche, il gelsomino autentico non sviluppa fiori pentameri ma infiorescenze con sei petali bianchi, larghi e leggermente incurvati all’indietro. Anche le foglie sono leggermente diverse, in quanto hanno una forma un po’ larga.
Un occhio poco esperto potrebbe fare fatica ad individuare queste differenze; per evitare fraintendimenti o acquisti errati, è bene esaminare attentamente la pianta, se ci si rivolge ad un florovivaista. Da questo punto di vista, non c’è rischio di acquistare una varietà indesiderata affidandosi ad un e-commerce come Mygreenhelp, dove è possibile trovare non solo il falso gelsomino ma anche molti altri tipi di piante.
Come coltivare il falso gelsomino: messa a dimora e manutenzione
Come già accennato, il falso gelsomino può essere coltivato sia a terra che in vaso; quest’ultimo deve essere almeno di 40 cm di diametro per accogliere adeguatamente un singolo esemplare mentre per due o tre piante ne basta uno da 80 cm. Il consiglio è quello di procedere al rinvaso con cadenza annuale, trasferendo ogni anno la pianta in un vaso più grande prima di piantarla a terra. Per via dello sviluppo arbustivo, il falso gelsomino deve poter contare su un supporto come, ad esempio, un traliccio o una struttura simile.
Per quanto riguarda l’esposizione, questa pianta è piuttosto tollerante; riesce a prosperare sia in pieno sole che a mezz’ombra, a patto che le temperature non siano troppo alte o troppo rigide. Il falso gelsomino, infatti, è in grado di resistere sia al freddo intenso (fino a -10°) sia al caldo torrido (+45°); non teme la salsedine ma le gelate prolungate possono danneggiare la pianta.
Un fattore importante per far crescere in maniera ottimale il falso gelsomino è la composizione del terreno: il fondo ideale è un mix equilibrato tra terriccio argilloso o sabbioso e torba. Ad ogni modo, è sufficiente che il pH sia acido e il drenaggio sia adeguato, per evitare i ristagni d’acqua. L’irrigazione, infatti, va limitata ai mesi più caldi dell’anno (da maggio a settembre); per la concimazione, invece, i mesi più indicati sono giugno e ottobre, utilizzando un prodotto granulare.
Infine, la potatura: il falso gelsomino non ha bisogno di interventi particolari; vanno eliminati solo i rami secchi o compromessi da malattia. È possibile effettuare una leggera potatura ‘modellante’ per indirizzare lo sviluppo del fogliame; tagli eccessivi possono compromettere la crescita della pianta.