Negli ultimi tempi abbiamo parlato spesso di crucifere come cavoli, broccoli e simili e quindi arriva il momento di parlare anche del loro parassita per eccellenza. Si tratta della cavolaia, che prende questo nome proprio perché ama gli appartenenti alla famiglia dei cavoli. Può esser chiamata anche rapaiola. Vediamo di scoprire qualche dettaglio in più su questo insetto.
Il ciclo vitale dalla cavolaia
La cavolaia è una farfalla con le ali completamente bianche, motivo per cui è facile individuarla tra i verdi cavoli. Appartiene alla famiglia delle Pieridae e si muove solo di giorno. Le farfalle depositano le uova sulla parte più inferiore della foglia del cavolo. Una volta che si schiudono, le piccole pupe si nascondono subito nel terreno dove diventano larve. I bruchi di cavolaia hanno un aspetto facilmente riconoscibile; sono di colore verde con macchie nere. Sul dorso presentano una linea gialla. Sono delle vere calamità per le crucifere perché sono molto voraci. A volte la pianta muore perché i bruchi hanno mangiato la pianta dall’interno del suo tronco.
Gli ortaggi che la cavolaia ama sono, appunto cavoli e rape. Tuttavia, possono esser colpire anche altre coltivazioni parenti stretti delle prime due come rapanelli, verze, broccoli, rucola.
Le conseguenze sulle colture
Le colture che vengono presi di mira dalla cavolaia possono addirittura morire. Sono davvero terribili gli effetti di questo piccolo insetto. Tuttavia, è possibile riconoscere i primi segni del problema controllando le foglie inferiori delle pianta di cui ama cibarsi. I danni maggiori, infatti si concentrano proprio qui. La larve appena uscite dalla uova mangiano completamente le foglie prima di arrivare al terreno. In un fase più avanzata, i bruchi scavano gallerie dentro il fusto della pianta, come già accennato in precedenza. In questo stadio, la pianta è compromessa purtroppo.
Come prevenire l’attacco della cavolaia
La cavolaie prosperano soprattutto nei terreni incolti e nei giardini meno curati perciò un roto curato con attenzione maniacale è più protetto. Pulire i vegetali dalle foglie più esterne periodicamente è la misura migliore per evitare l’attacco della cavolaia e la conseguente perdita del raccolto. Sebbene la cavolaia alla stadio di farfalla sia presente solo in primavera, uova e larve possono esser presenti anche negli altri periodi dell’anno. Le uova sono posizionate sulle foglie inferiori, nella parte più vicina al fusto, sono di colore bianco sporco e a forma ovale. Per fortuna, sono facilmente avvistabili anche a occhio nudo.
Altri consigli per prevenire l’attacco della cavolaia, è non dare troppo bere alle crucifere per prevenire l’attacco e utilizzare un getto a pioggia, anche il drenaggio del terreno è importante. Piantare della menta vicino alla colture più colpite può fare la differenza.